sabato 6 luglio 2013

ALIMENTARSI


Come mangiare è importante quanto cosa mangiamo.


Quando si decide di portare in tavola del cibo, si devono fare delle scelte vitali per il nostro futuro. Si tratta di avere l'opportunità di scegliere qualcosa che potrà cambiare il corso della nostra esistenza e del nostro stato di salute. A ogni pasto decidiamo cosa avverrà della nostra vita.
Il cibo, quello giusto, può davvero contribuire a cambiare la biochimica dell'organismo, bloccando i danni a livello cellulare. Il legame fra il cibo e la salute è inevitabile.
Sulla base di migliaia di anni di esperienza, gli yogi insistono molto sul punto che i cibi non vegetariani causano un aumento di tensioni nel corpo e nella mente; invece cibi puri come frutta, noci, cereali, verdura, ecc. sono più in armonia con il corpo e con la mente. Occasionalmente anche un digiuno oppure una dieta di frutta o di cibo crudo sono benefici.
Una buona regola è mangiare lentamente, masticando bene il cibo e ubbidendo più allo stomaco che agli occhi o al gusto, così facendo si permette al meccanismo della sazietà di regolare e limitare le quantità di cibo che ingeriamo.
La moderazione nella dieta ha un senso anche nel metodo dello yoga che afferma: "riempi lo stomaco per metà col cibo, per un quarto con l'acqua e lascia un quarto dello stomaco vuoto per tutti i gas che vengono prodotti durante la digestione".
Anche sviluppare un salutare rispetto per il cibo è importante. Ogni tanto, mentre mangiamo, facciamo una pausa e pensiamo: "Il riso che sto mangiando, come è arrivato nel mio piatto? Quante diverse strade ha dovuto percorrere, per quante mani è passato prima di giungere a me per soddisfare la mia fame? Quel piatto di lenticchie o quella verdura fresca o queste mele lucide e rosse, quante ore di lavoro hanno richiesto perché crescessero e fossero disponibili per me?" Tale introspezione o linea di pensiero aiuta a sviluppare verso il cibo un atteggiamento equilibrato e sano.
Uno dei dettami riconosciuti come fondamentali per alimentarsi bene è quello di cambiare spesso ciò che si mangia.
Bisogna provare tutto e variare molto, cambiare menù possibilmente tutti i giorni per garantire all'organismo quella varietà di sostanze nutritive di cui necessita.
In questo modo si rischia anche meno di sbagliare o di radicare errori nella dieta.
La ripetitività nutrizionale significa limitato e monotono apporto nutrizionale.


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