domenica 12 giugno 2016

SEI STANCO DI SENTIRTI SEMPRE FIACCO E PRIVO DI FORZA? Scopri con questo articolo come avere un'energia esplosiva!

La questione dell'energia fisica è un qualcosa con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. Viviamo una vita frenetica, ricca di impegni e, molto spesso, conciliare tutto questo con la nostra attività sportiva preferita, non è semplice quando l'energia è poca.


Ma veniamo al punto più importante:

Per avere più energia, devi eliminare tutto quello che te la toglie!

La ricerca scientifica, cerca sempre molecole miracolose, in realtà basterebbe eliminare uno dei problemi più antichi, per risolvere molti problemi, basti pensare che i parassiti intestinali con le loro scorie ( urine e feci ) vanno a interagire sul sistema immunitario.

L’argomento è considerato piuttosto spiacevole, perchè pensare di “essere infestato dai vermi” è qualcosa che infastidisce a livello psicologico, anche perchè i parassiti sono considerati “cose sporche” e a nessuno di noi piace pensare di essere pieni di cose sporche che vivono al nostro interno.
Tra il parassita e l’uomo si stabilisce una sorta di convivenza, basata su un basso tasso di disturbo. Quindi il più delle volte il parassita cerca di creare, almeno apparentemente, il minor numero di problemi possibile. 

Proprio per questo motivo buona parte dei medici non sono motivati ad arrivare ad una diagnosi relativa alle infestazioni parassitarie e quando ci arrivano è quasi sempre dovuto ad una serie di valutazioni casuali.

170 sono i parassiti intestinali. Divisi in protozoi ed Elminti comunemente chiamati Vermi tra i quali sono l’Ameba, la Giarda e il Toxoplasma.

Quando i parassiti si trovano nell’intestino possono attraversarlo ed essere veicolati, per mezzo del sangue, in tutto l’organismo andandosi a posizionare nei punti deboli del corpo. 

Il problema dei parassiti intestinali riguarda tutta la popolazione mondiale.


Attualmente la loro presenza non viene quasi mai diagnosticata per quattro principali motivi:
1. I sintomi sono molto variabili, ed è molto difficile fare un quadro diagnostico preciso.
2. Nelle università, per qualche inspiegabile ragione, non viene data importanza a questo fenomeno e raramente i medici ne hanno competenze approfondite.
3. Pochi sono i laboratori attrezzati per i test dei vari parassiti ed i protocolli usati per i pochi parassiti presi in considerazione sono largamente inefficaci.
4. La vita dei parassiti si svolge in molte fasi e in generale si rilevano dalle analisi solo nella forma adulta, che è palese nelle feci o nell’area perianale solo per breve tempo quindi l’esame delle feci dovrebbe essere fatto subito, perché dopo due ore le tracce scompaiono.
La dottoressa americana Hulda Regehr Clark, la maggiore esperta del settore, con i suoi studi sui parassiti intestinali e dei danni che possono causare ha avuto il merito di proporre alla comunità medica e scientifica l’attualità e la pericolosità di questo problema dei parassiti intestinali. 
Il pericolo lo si comprende facilmente considerando che l’intestino contiene la maggior parte del sistema immunitario, ovvero il sistema che ci deve proteggere dall’assalto dei germi invasori.
I parassiti adulti producono l’orto-fosfo-tirosina che è lo stimolante che instaura il processo canceroso nel corpo umano. 
Eliminando regolarmente i parassiti, si può eliminare il rischio di patologie cancerose.

I parassiti si prendono da:
  • Acqua che beviamo
  • I vegetali poco lavati
  • carne , pesce , crostacei crudi o poco cotti
  • Il contatto con animali domestici
  • Il contatto diretto con feci umane o animali contaminate o indiretto tramite terra polvere

Si agevola lo sviluppo dei parassiti con:
  • L’abitudine di mettersi le mani in bocca
  • il consumo di cibo improprio e contaminato
  • tossine dovute all’ambiente o ai prodotti chimici usati nell’industria farmaceutica o alimentare
  • l’uso di antibiotici e medicine che tendono ad abbassare le difese immunitarie
  • i viaggi e i soggiorni nei Paesi particolarmente a rischio (tutti i Paesi emergenti, mediorientali ed africani)

Alcuni sintomi dovuti alla presenza di parassiti: 
  • Prurito anale
  • gonfiore intestinale
  • eccessiva areofagia
  • stitichezza
  • dissenteria
  • eruzioni cutanee

In ultimo è importante capire che non è grave prendere i parassiti, ma è importante fare la giusta verifica per monitorarne l’eventuale presenza per poi eliminarli.

Questo è quanto indica lo Specialista e Ricercatore Marco Corti.

Se vuoi quindi avere più energia da dedicare alle cose che più ti stanno a cuore, all'attività sportiva, oppure vuoi avere più concentrazione e salute, clicca nella foto qui sotto per approfondire l'argomento! 

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giovedì 6 novembre 2014

Funghi al forno ripieni di crema al basilico



Ingredienti per 4-6 porzioni.
10-12 funghi champignon, puliti
il succo di un limone
una zucchina, pulita
uno spicchio d’aglio, pelato
2 cucchiai di semi di lino, tritati con un macinacaffè
una manciata abbondante di basilico fresco, pulito
5 manciate di nocciole sgusciate (e qualcuna, tritata o spezzettata, per servire)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva (e un po’ per servire)
pepe verde macinato fresco, a piacere (e un po’ per servire)
sale marino integrale, quanto basta 
Procedimento
Dopo avere lavato bene i funghi, asciugateli con carta da cucina. Togliete i gambi e metteteli nel recipiente di un mixer; disponete i funghi su un piatto, irrorandoli con metà del succo di limone. Unite il succo di limone avanzato, la zucchina, l’aglio, i semi di lino e il basilico ai gambi nel recipiente del mixer e frullate a media velocità per un paio di minuti. Aggiungete le nocciole, l’olio, il pepe e il sale e frullate ancora per un altro minuto.
Riempite i funghi con il paté (2-3 cucchiaini circa) e sistemateli su una pirofila e cuoceteli a 180° per circa 20 minuti.Servite con qualche nocciola tritata o spezzettata, un filo d’olio e un altro po’ di pepe.

sabato 22 febbraio 2014

Menopausa? Ecco i rimedi naturali!



La menopausa, prima o poi, tocca tutte le donne. È un periodo della vita estremamente delicato, in cui si è soggette ai disturbi più disparati. Solitamente arriva dopo 40 anni di cicli mestruali, ma non è detto: ci sono dei casi in cui la menopausa arriva molto prima o molto dopo ed è una leggenda metropolitana che il suo comparire sia legato al numero di figli avuti o non avuti.
La menopausa, come tutte le questioni che ineriscono il ciclo mestruale, ha una componente ereditaria più altre componenti che possono modificare l’approccio rispetto alle proprie antenate, di natura ambientale o contingente. I sintomi più comuni riguardano improvvise vampate di calore, che cambiano da donna a donna. Alcune per esempio presentano un aspetto assolutamente normale tranne per le orecchie che irradiano rossore.
Tra i disturbi che invece non cambiano c’è comunque una tendenza alla pinguedine, allo sviluppare peluria dove prima sarebbe inimmaginabile a causa della prevalenza di alcuni ormoni anziché altri, e soprattutto l’osteoporosi, per cui sarebbe sempre consigliabile, dopo una certa età assumere molti cibi che contengano calcio, come il latte, i formaggi, i latticini in genere e cibi che contengano vitamina D per aiutare a fissare il calcio nell’organismo.
Alcune donne risentono anche di insonnia e di sbalzi d’umore e ci può essere anche un cambiamento di tono muscolare e un calo del desiderio sessuale. È un periodi di cambiamenti, per cui è abbastanza normale, però non ci si deve dare per vinte, anche perché oltre ad assunzioni di ormoni, creme e quant’altro, ci sono alcuni rimedi naturali che possono alleviare i disturbi della menopausa.

Consigli contro le vampate

Le vampate di calore possono iniziare a ridosso delle prime variazioni del ciclo mestruale e durare anche alcuni anni. Alcune abitudini e alcuni comportamenti, però possono alleviare il fastidio creato dalle vampate, come un regolare esercizio fisico, lo yoga in particolare, evitare cibi grassi, alcol, cibo e bevande calde, preferendo la soia e il trifoglio rosso. Naturalmente, va diminuito o eliminato il fumo di sigaretta, che potrebbe anche peggiorare l’osteoporosi. Contro la tendenza alla pinguedine, meglio consumare verdure crude, come carote, finocchi, cicorie, come spuntino, soprattutto se si sta cercando di smettere di fumare e si è soggette ad attacchi di fame.

Tono muscolare e secchezza della pelle

Alcuni cibi poi riescono a conservare il tono muscolare, soprattutto quello degli organi sessuali, come i frutti rossi che contengono gli antiossidanti. Inoltre si può usare il gel estratto dall’aloe vera per idratare la pelle che rischia di disidratarsi in questo periodo della vita.

Per migliorare l’umore e combattere l’insonnia

Le tisane calmanti sono ottime per contrastare gli sbalzi d’umore e dormire meglio. Tra le tisane consigliate naturalmente c’è la camomilla, la malva e la melissa, ma anche il biancospino, la passiflora e l’iperico, che consentono di sentirsi meno depresse e più rilassate.


giovedì 20 febbraio 2014

Kamut: un mito da sfatare



Ha buone proprietà nutrizionali ed è eccellente per la pastificazione, ma non è stato “risvegliato” da una tomba egizia e non è adatto ai celiaci. Inoltre viene coltivato e venduto in regime di monopolio, ha un costo eccessivo, e una pesante impronta ecologica. Luci ed ombre del Kamut – o meglio, del Khorasan: un tipo di frumento che tra l’altro abbiamo anche in Italia
di Massimo Angelini

“Kamut” non è il nome di un grano, ma il marchio commerciale (come “Mulino Bianco” o “McDonald’s”) che la società Kamut International ltd (K.Int.) ha posto su una varietà di frumento registrata negli Stati Uniti con la sigla QK-77, coltivata e venduta in regime di monopolio e famoso in tutto il mondo grazie ad un’operazione di marketing senza precedenti.

Il frumento prodotto e venduto con il marchio Kamut è coltivato negli Stati Uniti (Montana) e nel Canada (Alberta e Saskatchewan), sotto lo stretto controllo della famiglia Quinn, proprietaria della società K.Int.; in Italia è importato solo da aziende autorizzate e può essere macinato solo da mulini autorizzati. Tutti i prodotti che portano il marchio sono preparati e venduti sotto licenza della K.Int e sotto il controllo della Kamut Enterprises of Europe.


L’invenzione commerciale del ritrovamento
Dunque, per trovare il Khorasan in Egitto non era (e non è) davvero necessario scomodare le tombe dei faraoni; senza contare che un tipo di Khorasan era (e, marginalmente ancora è) coltivato anche tra Lucania, Sannio e Abruzzo: è laSaragolla, da non confondere con una omonima varietà migliorata di frumento duro ottenuta da un incrocio e registrata nal 2004 dalla Società Produttori Sementi di Bologna. Inoltre non bisogna dimenticare che la germinabilità del frumento decade dopo pochi decenni, per quanto ideali siano le condizioni di conservazione. Tutto questo porta ariconoscere nella storia del presunto ritrovamento del Khorasan/Kamut solo una fantasiosa invenzione commerciale, eleborata per stimolare il desiderio di qualcosa di puro, antico ed esotico. E, a onor del vero, la stessa K.Int. ha preso le distanze salla leggenda che, prealtro, ormai non ha più bisogno di essere incoraggiata.

Glutine: non ne è né privo né povero
Bisogna, infatti, chiarire che, come ogni frumento, il Khorasan è inadatto per l’alimentazione dei celiaci, perché contiene glutine (e non ne è né privo né povero, come, poco responsabilmente, una certa comunicazione pubblicitaria afferma o lascia intendere) e ne contiene in misura superiore a quella dei frumenti teneri ed a numerose varietà di frumento duro.

venerdì 7 febbraio 2014

LA SPESA DI FEBBRAIO



VERDURA

Topinambur

Tubero commestibile, simile alla patata dalla polpa carnosa e dal sapore delicato e dolce, il Topinambur Rapa Tedesca, è una pianta che si adatta facilmente a qualsiasi terreno purché sia soleggiato, e proprio per questo può essere coltivata anche nel piccolo orto domestico.
Dalla forma molto buffa è possibile mangiare il topinambur anche crudo in insalata o cotto al vapore, mantenendo così le proprietà nutrizionali anche sotto forma di purè. Pochissime calorie e tante fibre sono le principali qualità di questo particolare tubero, che sembra essere famoso per le sue proprietà regolatrici della digestione e per ridurre la formazione di gas a livello intestinale. Non contiene glutine, dunque alimento consigliato soprattutto a chi soffre di celiachia, e proprio grazie al suo elevato contenuto di inulina è una pianta indicata nella dieta di persone che soffrono di diabete.
Cavolini di Bruxelles
Dal sapore fresco e dalla consistenza croccante, ottimi come contorno cotti al vapore, saltati in padella o al gratin cotti al forno, i cavolini di Bruxelles sono in realtà i germogli di una varietà di cavolo che per crescere necessitano di un clima freddo, tipico del nord Europa. Buona fonte di vitamine A e C, ferro, potassio e fibre, questi sono consigliati in particolare alle donne, in quanto aiutano a prevenire tumori al seno e soprattutto in gravidanza, avendo un elevato contenuto di acido folico, necessario al bambino per crescere sano. Ottimi in questo periodo dell’anno grazie alle proprietà antiossidanti, aiutano il corpo ad espellere le tossine.

Bietola


Totalmente commestibile, dall’alto contenuto di vitamine, fibre, acido folico, sali minerali e beta-carotene (essenziale per la pelle, per i tessuti e per la vista), la Bietola, con il suo sapore delicato è una delle verdure invernali tra le più apprezzate in cucina, consigliata soprattutto a chi soffre danemia, per l’alto contenuto di acido folico che favorisce l’assorbimento del ferro.
E ancora nel vostro cesto delle verdure per questo mese potete mettere:
barbabietola rossa
broccolo
cicoria
carote
sedano
fagioli
radicchio
finocchio
cavolfiore
carciofo
porro
cavolo verza
rapa

FRUTTA

Pompelmo

Antico ibrido, probabilmente tra l’arancio dolce ed il pomelo, il Pompelmo, è un albero sempreverde, proveniente dall’Asia, dai frutti tra i più grandi, per dimensioni, tra tutti gli agrumi. Dalle molte varietà, in particolare quello rosa assume importanza essendo molto più dolce rispetto a quello giallo, e dalla buccia più sottile. Ricchissimo di fibre e di vitamine A, B,e C , di flavonoidi, noti antiossidanti, questo frutto è particolarmente indicato nelle diete dimagranti in quanto accelera la trasformazione dei grassi in energia ed è un ottimo disinfettante dell’apparato digerente. Ma attenzione a non esagerare soprattutto per chi segue particolari terapie, in quanto è stato provato che il pompelmo, in special modo il succo,  può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci.

Coltivato soprattutto nelle nostre regioni del meridione, in realtà una piantina di Limone cresce bene anche nell’orto domestico, protetta d’inverno, di qualsiasi regione del centro Italia. Dall’elevato contenuto di acido citrico, la parte del frutto che più viene utilizzata è il suo succo, dal sapore aspro ma dalle innumerevoli proprietà benefiche: disinfettante, antiemorragico, antisettico, battericida e ovviamente ottima fonte di vitamina C. Usato in medicina, in cucina ma anche nella cosmesi per la cura della pelle, 100g di polpa di limone contengono il 51mg di vitamina C, il che rappresenta il 71% del fabbisogno giornaliero di vitamina C per una persona adulta. E volete mettere la delizia di una bella torta alla crema di limone?
Per tutto il mese di Febbraio possiamo ancora trovare:
arancia
mandarino
pere
kiwi
cachi
mele
frutta secca
mandarancio


giovedì 31 ottobre 2013

Proprietà e preparazione oleolito di calendula



L'olio di calendula è un oleolito, ottenuto dalla macerazione dei fiori di calendula officinalis in un olio vegetale, e dotato di una potente azione eudermica, perché in grado di migliorare lo stato della pelle; utile in tutti quei casi in cui risulta essereirritata e screpolata. L'olio di calendula è anche un grande alleato delle mamme: infatti lenisce eprotegge le pelli sensibili e irritabili del neonato e del bambino; inoltre se usato preventivamente contrasta la formazione delle ragadi al seno della mamma che allatta, ed è anche capace di cicatrizzarevelocemente quelle già presenti.
Il suo nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, in quanto la pianta fiorisce una volta al mese durante tutta l'estate. Altra ipotesi è che si chiami così da “calendario”, poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al tramonto. La tradizione contadina vuole che, se al mattino i fiori rimangono chiusi probabilmente pioverà. Per questo motivo, nei testi medievali era indicata col nome diSolis sponsa, ossia la "sposa del sole".

Come si prepara l'olio di calendula

Come per l'olio di arnica e l'olio di iperico, per preparare l'oleolito di calendula si utilizzano i fiori di calendula (100 gr) mettendoli a macerare in olio di mandorle dolci (500 ml), in modo tale da trasferire i principi liposolubili dai fiori all'olio. 
Si mettono i capolini secchi in un barattolo di vetro scuro, dotato di coperchio ermetico. Quindi si aggiunge l'olio, coprendo i fiori fino al riempimento completo del contenitore e si conseva per circa1 mese in un luogo fresco e buio, avendo cura di girare il macerarato ogni 2 giorni, per evitare la formazione di muffe. Dopo circa 30 giorni, filtrate l’olio, attraverso una tela leggera, o una garza. Spremere il residuo, e se si desidera un olio purissimo, si può operare un secondo filtraggio usando una garza di cotone, in modo che le fibre della garza catturino gli ultimi residui e impurità. Conservate poi l'oleolito così ottenuto, in una bottiglia di vetro scuro, in un posto fresco e possibilmente al chiuso. 

Olio di calendula: proprietà e benefici

L’oleolito di calendula svolge un'azione emollientelenitivacalmanteantinfiammatoria ecicatrizzante sulla pelle sensibile o irritata. Queste proprietà eudermiche sono conferite alla pianta dalla presenza nel suo fitocomplesso di olio essenziale, acidi grassi, acido salicilico, saponine, carotenoidi, tra cui la calendulina, triterpeni pentacicliciflavonoidi, polisaccardi mucillagini. Viene impiegato efficacemente per nutrire e idratare la cute secca, screpolatadelicata e facilmente arrossabile; in presenza di dermatosi, eritema solare, arrossamenti da pannolino, lievi ustioni, reazioni allergiche ad agenti chimici o dermatiti da fattori ambientali, e infine neutralizza le sostanze tossiche e velenose inoculate dalle punture d'insetti. 

Olio di calendula: descrizione pianta

Pianta annuale con radice fittonante, fusto ramificato (50 cm) vuoto internamente e ricoperto da peluria. Le foglie sono spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato. I fiori sono dei capolini con colore variabile dal giallo all’arancione e compaiono in primavera estate. La piantastrofinata emana un gradevole aroma, dovuto alla presenza dell'olio essenziale.


Come depurarsi dai metalli pesanti: 10 alimenti e rimedi naturali


metalli pesanti possono causare allergie, intolleranze e intossicazioni. Possono avere effetti cancerogeni e interferire con i nostri geni. Pensiamo, ad esempio, all'ampia diffusione dell'allergia al nichel, uno dei metalli pesanti più diffusi, tra i quali troviamo, tra gli altri, anche arsenico, cadmio, piombo, mercurio, cromo, alluminio e cobalto.

metalli pesanti entrano a contatto con il nostro organismo soprattutto attraverso i cibi che ingeriamo e l'aria inquinata che respiriamo.
Ecco alcuni consigli per iniziare a depurarsi dai metalli pesanti e per ridurre l'esposizione alle tossine.

1) Zeolite

La Zeolite è un minerale di origine vulcanica. E' considerata un vero e proprio spazzino dell'organismo. La sua struttura microporosa permette l'assorbimento dei metalli pesanti e delle sostanze dannose che circolano nel nostro corpo. Viene spesso utilizzata negli apparecchi ionizzatori e alcalinizzatori per purificare l'acqua di casa. Per una vera e propria disintossicazione dai metalli pesanti, si consiglia di assumere 1 cucchiaino di zeolite in polvere 30 minuti prima dei pasti principali.

2) Clorella

L'alga clorella è una microalga unicellulare che vive nelle acqua dolci. La sua assunzione come rimedio naturale favorisce l'eliminazione dei metalli pesanti e l'espulsione delle scorie da parte dell'organismo. E' in grado di ridurre le reazioni allergiche e gli stati infiammatori dovuti all'accumulo di metalli pesanti nel nostro corpo. Può essere acquistata in erboristeria sotto forma di integratore naturale alimentare in capsule.

3) Coriandolo

Il coriandolo, conosciuto anche come prezzemolo orientale o cinese, svolge un'interessante azione chelante nei confronti dei metalli pesanti. E' particolarmente utile per la rimozione delmercurio che può essere presente negli spazi tra le cellule e nel nucleo cellulare. L'accumulo di mercurio può causare danni al Dna. E' efficace anche contro cadmio, piombo e alluminio presenti nelle ossa o nel sistema nervoso. Si consiglia di assumere il coriandolo accompagnato dallaclorella, in modo che le tossine non vengano riassorbite.

4) Curcuma

La curcuma è una spezia di origine orientale molto preziosa e ricca di proprietà benefiche. Tra di esse troviamo la capacità di purificare l'organismo dalle tossine, dai metalli pesanti e dagli agenti inquinanti. Purifica il sangue, facilita la digestione e la depurazione dell'organismo. Le proprietà della curcuma, come comprovato da recenti ricerche scientifiche, vengono attivate in abbinamento al pepe nero. Non dimenticate, dunque, di aggiungere ai vostri piatti un pizzico di entrambe le spezie. Per l'impiego della curcuma a scopo curativo, come integratore, è bene rivolgersi ad un erborista. Per potenziare gli effetti benefici della curcuma, si consiglia, infine, di abbinarla allo zenzero.

5) Aglio

L'aglio non è un semplice alimento, ma un vero e proprio medicinale naturale. E' conosciuto e utilizzato fin dall'antichità come rimedio naturale per purificare il sangue e migliorare la circolazione. E' in grado di respingere le tossine dal corpo per via del suo contenuto di zolfo. L'abbondante presenza di selenio bioattivo nell'aglio lo rende efficace per proteggerci dalla tossicità del mercurio. Lo zolfo, invece, contribuisce ad ossidare metalli pesanti come cadmio e piombo, rendendoli solubili in acqua.

6) Acqua e limone

Per ottenere acqua pura, libera dai metalli pesanti e alcalina, è possibile rivolgersi ad alcuni strumenti adatti a renderla alcalina e a depurarla dalle sostanze indesiderate. Bere acqua e limone la mattina presto permette di compiere una profonda pulizia del nostro organismo, favorendo l'eliminazione delle tossine e dei metalli pesanti. Questo rimedio naturale rafforza il sistema immunitario e regola il metabolismo.

7) Frutta e verdura bio

La frutta e la verdura coltivate industrialmente e con l'utilizzo di pesticidi e di fertilizzanti chimici possono rappresentare una delle fonti di metalli pesanti provenienti dalla nostra alimentazione. Scegliere frutta e verdura biologica, o comunque coltivata in modo naturale, permette di limitare la nostra esposizione ai metalli pesanti contenuti nei fitofarmaci. Il consumo stesso di frutta e verdura, ricca d'acqua, favorisce l'espulsione da parte dell'organismo dei metalli pesanti. I maggiori vantaggi, soprattutto dal punto di vista dell'eliminazione delle tossine da parte dell'intestino, si otterrebbero consumando frutta e verdura cruda e biologica.

8) Bentonite

La bentonite è una particolare forma di argilla conosciuta da secoli per le numerose proprietà curative. Viene impiegata da secoli sia come integratore alimentare che per il trattamento delle malattie. E' ritenuta utile per assorbire virus e tossine. E' considerata un vero e proprio chelante naturale, efficace per rimuovere i metalli pesanti accumulati nell'organismo. La bentonite, che contiene ioni negativi, sarebbe in grado di attirare le tossine, cariche positivamente. Per una cura disintossicante e chelante a base di bentonite, è bene rivolgersi ad un esperto.

9) Psyllium

Lo psillio, conosciuto anche come Plantago ovata o Plantago psyllium, è uno dei rimedi naturali più noti contro la stitichezza. L'accumulo di tossine e di metalli pesanti può essere dovuto ad un cattivo funzionamento dell'intestino. Per favorire la rimozione e l'espulsione delle sostanze indesiderate, è possibile assumere lo psillio sotto forma di integratore naturale o di decotto. Per una cura a base di psillio, personalizzata in base alla propria condizione di salute, è bene rivolgersi ad un erborista.

10) Omega-3

L'assunzione di integratori e di alimenti ricchi di omega-3 è considerata utile per aiutare il nostro organismo a depurarsi dai metalli pesanti. E' però necessario porre particolare attenzione alle fonti da cui gli omega-3 provengono. Le tipologie di pesce più ricche di omega-3 possono presentare un elevato contenuto di metalli pesanti. Pensiamo, ad esempio, al salmone. E' però possibile reperire in commercio integratori a base di acidi grassi essenziali di origine vegetale. Le sostanze necessarie al nostro organismo per la formazione degli omega-3 sono inoltre presenti nei semi di lino, nelle noci e nell'olio di lino.



Olio di Mandorle: Proprietà



Olio di mandorle dolci: emolliente, nutriente, elasticizzante. Chi ha avuto una gravidanzaconosce bene gli effetti benefici di quest'olio sul pancione per prevenire le smagliature, ma sono solo queste le proprietà dell'olio di mandorle? 
Non proprio. Innanzitutto, l'olio di mandorle che vi consigliamo di acquistare è quello ricavato dallaspremitura a freddo delle mandorle dolci (ricercate questa dicitura sull'etichetta), che lascia inalterate tutte le caratteristiche originali della mandorla. L'olio contiene acidi grassi, vitamine (soprattutto B ed E), proteine e sali minerali (zinco, ferro, calcio, magnesio, fosforo e potassio). Per questo motivo è un valido alleato di tutti i tipi di pelle - anche di quella dei neonati, degli anziani e dei soggetti allergici - dei capelli e delle labbra.

Corpo

Gravidanza o dieta dimagrante. Utilizzato costantemente durante i nove mesi sul pancione, sui fianchi e sul seno (oppure durante una dieta dimagrante), con dei movimenti circolari è il non plus ultra per prevenire le smagliature.
Seno. Durante l'allattamento può accadere che la pelle del seno e i capezzoli abbiano bisogno di una ulteriore idratazione. In questo caso, l'olio di mandorle è l'unico in grado di nutrire la zona senza alcuna controindicazione per il bebè che vi si attaccherà.
Prima e dopo la doccia: niente creme idratanti comprate al supermercato! Se volete una pelle liscia e morbida come il culetto di un bebè spalmatevi qualche goccia d'olio di mandorle dolci prima di buttarvi sotto il getto della doccia. Oppure, una volta bagnati, applicate l'olio e risciacquate alternando getti di acqua fredda e di acqua calda: avrete subito una pelle più liscia.
Post ceretta. Per rimuovere i residui di cera basta passare l'olio sulle gambe o su qualsiasi altra parte appena depilata.
Pelle secca. Gli acidi grassi di cui l'olio di mandorle è ricco fanno sì che idrati a fondo anche le pelli più aride e secche.
Neonati. Un massaggio leggero leggero fatto sulla schiena e sulle gambine di un pupetto non può fargli che piacere... Così come le sue eventuali irritazioni da pannolino possono essere risolte con l'olio di mandorle.
Bambini. Contro le irritazioni provocate da morbillo, eczemi e varicella: la sua azione emolliente dà subito sollievo. La stessa azione emolliente risulta un toccasana anche in caso di allergie edermatosi.
Pulizia del viso. E' un metodo che non possono seguire costantemente coloro che hanno la pelle particolarmente grassa, ma applicare un po' d'olio quotidianamente su viso e collo aiuta a eliminare le impurità. Idem se, invece di usare un latte detergente o uno struccante qualsiasi, si applica qualche goccia su un batuffolo di cotone e lo si applica sul viso ogni sera.
Srub per il viso. Miscelate olio e un po' di zucchero oppure olio e un po' di sale e via con lo scrub!
Capelli. L'olio di mandorle dolci è utile nel trattamento dei capelli molto secchi, crespi o sfibrati dal sole e dalla salsedine o anche solo per aiutarvi nella piega . Applicatelo sui capelli inumiditi prima dello shampoo – se avete i capelli grassi limitatevi alle punte - e lasciatelo agire per 30 minuti. Dopo lo shampoo, asciugando i capelli li noterete sin da subito molto più morbidi e lucidi.
Labbra. Contro il freddo spalmate un leggero strato di olio sulle labbra in sostituzione del burrocacao. Vedrete i "morbidi" risultati da subito.
Unghie. Utilizzato puro o mescolato ad altri oli, come ad esempio l'olio di ricino, l'olio di mandorle dolci si rivela un ottimo trattamento per ammorbidire le cuticole e far crescere le unghie sane e forti.

In alimentazione

Sappiate in primo luogo che l'olio di mandorle è alquanto calorico, contenendo circa 570 kcalorie per ogni 100grammi. I suoi, in ogni caso, sono per la maggior parte grassi insaturi e polinsaturi, per cui benefici per la salute.
Uno o due cucchiai di olio di mandorle ogni giorno hanno un'azione rinfrescante sulla vescica, migliora le funzioni intestinali ed è indicato anche per chi ha l'apparato digerente sensibile o irritato.
La grande presenza di acidi grassi (buoni) aiuta ad eliminare i grassi "cattivi" e prevenire i fattori di rischio che possono portare a a problemi come ipertensione, arteriosclerosi e trombosi.
Prima di acquistarlo, accertatevi che si tratti di olio di mandorle puro al 100%, non raffinato e senza conservanti.
L'olio di mandorle dolci, infine, fornisce una buona dose di proteine anche a chi segue una dieta vegetariana.


Torta vegana al cioccolato e tofu Bimby



Ingredienti:

  • 200 gr di farina 00
  • 60 gr di farina di segale
  • 30 gr di cacao amaro
  • 180 gr di tofu silken
  • 120 ml di latte di riso (o di soya)
  • 80 ml di caffè freddo (da moka o solubile)
  • 130 gr di zucchero di canna
  • 6 cucchiai di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • gocce di cioccolato q. b.
Preparazione: 

Mettere nel boccale il tofu silken con l'olio, il caffè e il latte di riso, emulsionare: 2 min. vel. 3. Aggiungere le polveri (le farine, il cacao amaro, lo zucchero e il lievito) precedentemente mescolate insieme, amalgamare: 1 min. vel. 4. Dovrà risultare un composto morbido e cremoso, unire le gocce di cioccolato, mescolare: 15 sec. vel. 3. Rivestire una teglia possibilmente con la chiusura a cerniera, rivestirla di carta forno e versare il composto ottenuto. Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 25 minuti e poi per altri successivi 25-30 minuti a 180°. Lasciar raffreddare completamente e servire... Buon appetito!