In India è
conosciuta ed utilizzata da almeno
5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante; botanicamente parlando, la
curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Si tratta di piante
erbacee, perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni
tropicali. La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma
ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua
persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che
significa zafferano; infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i
principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti
seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad ottenere una
polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella
cucina del Sud Asia.
La spezia che
si ricava dalla curcuma,
come abbiamo detto di un bel colore giallo dorato, contiene centinaia di
componenti; tuttavia l'attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in
particolare: la curcumina.
Altri componenti
della curcuma sono rappresentati da potassio, da vitamina C, e per il 26% da
amido. Molto importante anche la presenza di oli eterici che sono in grado di
stimolare l'appetito e quelli amari che sono in grado di stimolare la formazione
di enzimi digestivi.
Proprietà curative e benefici della
Curcuma
In base a
recenti studi è risultato
che la curcumina potrebbe essere utile a contrastare l'insorgere di almeno otto
tumori: colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia. La
curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese
come disintossicante dell'organismo, in particolare del fegato e come
antinfiammatorio. Queste proprietà salutari che vengono attribuite alla curcuma
dalla tradizione popolare sono le stesse che oggi vengono confermate dalla
medicina ufficiale, anche alla luce dei numerosissimi studi e scoperte che la
scienza attuale ha ufficialmente confermato.
La cosa che ha
"catturato" l'attenzione degli studiosi è il fatto che nei paesi asiatici e in
particolare in India, dove il consumo di curcuma è altissimo, l'incidenza dei
tumori è molto bassa. Molto interessanti le proprietà antiossidanti della
curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze
inoffensive per il nostro organismo oltre naturalmente a rallentare
l'invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. Molto valida anche l'azione
cicatrizzante della curcumina; in India infatti viene applicato il rizoma di
curcuma per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle
con risultati veramente soddisfacenti. Infine, secondo uno studio pubblicato
sulla rivista " Cancer Research", la curcuma avrebbe un ruolo fondamentale nella
prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. Si è inoltre constatato
che l'effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un
isotiocianato
presente in verdure come
il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa
La pianta da cui si ricava la
curcuma è quella della Curcuma
longa, una pianta che vive tra i 20 ed
i 30 gradi. Il primo produttore al mondo di curcuma è l'India con la sua città
Sangli, a sud dell'India, che rappresenta il centro principale di produzione.
La polvere di curcuma è
l'ingrediente che dà il colore caratteristico al curry; il sapore è molto
volatile mentre, al contrario, il colore si mantiene inalterato nel tempo. Per
questo motivo è una sostanza che viene largamente impiegata nel ramo alimentare
come colorante, il suo codice è E 100; alimenti come il formaggio, yogurt,
mostarda, brodi vari in scatola e altri ancora vengono spesso colorati con
derivati della curcuma.
Come utilizzarla
Per un uso salutistico è sufficiente riuscire ad
integrarla nella nostra dieta quotidiana. Un paio di cucchiaini da caffè al
giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti
ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa. E'
importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè
verde per facilitarne l'assorbimento. Non solo. Anche l'abbinamento a qualche
grasso, tipo olio d'oliva, burro, o quant'altro, facilita l'assorbimento della
curcuma
N.B.:Da non confondere con il curry,
la curcuma è una polvere giallo scuro che deriva da una pianta appartenente alla
famiglia dello zenzero. Il suo assorbimento da parte del nostro organismo è
piuttosto basso e questa particolarità ne rende l'impiego molto sicuro, in
quanto diventa molto difficile assumerne quantità notevoli che sarebbero dannose
all'organismo. Al contrario, questa peculiarità, potrebbe essere di impedimento
alla sua efficacia; in questo caso ci vengono in aiuto due "spezie": il pepe
nero ed il tè verde, la cui assunzione, aumenta in modo sostanzioso l'
assorbimento di alcune sostanze alimentari, tra cui la curcumina.
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