I Greci chiamavano l'ambra elektron (o fatto dal sole, elettrico), forse perché essa si carica elettricamente, ed era considerata dono principesco. Anche Omero parla di gioielli, orecchini e collane di grani di ambra, nell'Odissea.
Gli antichi Romani si riferivano all'Ambra con il termine "Sucinum" (da sucus, succo) e ne tramandavano la conoscenza di generazione in generazione e inviarono eserciti per conquistare e controllare le aree di produzione dell'ambra. L'imperatore Nerone era un grande conoscitore dell'ambra. Ai suoi tempi, scrive lo storico romano Plinio, il prezzo di una figurina di ambra, non importa quanto piccola, superava quello di uno schiavo in buona salute. Gli antichi popoli germanici bruciavano l'ambra come incenso, e la chiamavano "pietra da bruciare" .
Nel Medioevo l'ambra chiara, incolore, era considerata il miglior materiale per i grani del rosario, grazie al suo aspetto liscio e setoso. Alcuni ordini di cavalieri (I Templari) ne controllavano il commercio e il possesso non autorizzato di ambra grezza era illegale nella maggior parte dell’ Europa del 1400.
Il mito di Fetonte ha favorito la credenza che questa gemma possedesse la capacità di attirare su di sé tutte le sofferenze, alleviando il dolore, in particolare quello della testa, e aiutando chi ha la tendenza alla depressione. La si può sfruttare beneficamente portandola come ciondolo da appendere ad una collana piuttosto lunga, in modo che possa venire a contatto con il chakra del cuore. E' necessario, dopo averla usata, purificarla come per tutte le altre pietre per eliminare le energie negative che ha assorbito. Le sue capacità si potenziano esponendola al sole.
Nel Chiapas (Messico) e nel Tibet, molti bambini portano al collo un pezzo di ambra, per tenere lontano il malocchio.
Sin da tempo immemorabile si credeva che l'Ambra avesse proprietà magiche e medicamentose. Veniva utilizzata come incenso durante i rituali e come disinfettante per combattere le malattie infettive. Gli amuleti d'Ambra avrebbero dovuto proteggere chi li indossava dalle forze maligne ed assicurare loro fertilità e successo nella caccia, mentre i gioielli d'ambra adornavano il corpo sia in vita che dopo la morte, con lo scopo di sottolineare lo stato sociale della persona.
Il mito di Fetonte ha favorito la credenza che questa gemma possedesse la capacità di attirare su di sé tutte le sofferenze, alleviando il dolore, in particolare quello della testa, e aiutando chi ha la tendenza alla depressione. La si può sfruttare beneficamente portandola come ciondolo da appendere ad una collana piuttosto lunga, in modo che possa venire a contatto con il chakra del cuore. E' necessario, dopo averla usata, purificarla come per tutte le altre pietre per eliminare le energie negative che ha assorbito. Le sue capacità si potenziano esponendola al sole.
Nel Chiapas (Messico) e nel Tibet, molti bambini portano al collo un pezzo di ambra, per tenere lontano il malocchio.
Sin da tempo immemorabile si credeva che l'Ambra avesse proprietà magiche e medicamentose. Veniva utilizzata come incenso durante i rituali e come disinfettante per combattere le malattie infettive. Gli amuleti d'Ambra avrebbero dovuto proteggere chi li indossava dalle forze maligne ed assicurare loro fertilità e successo nella caccia, mentre i gioielli d'ambra adornavano il corpo sia in vita che dopo la morte, con lo scopo di sottolineare lo stato sociale della persona.
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